Terapia Manuale Ortopedica
La Terapia Manuale Ortopedica (OMT) è una specializzazione della fisioterapia per il trattamento delle patologie neuro-muscolo-scheletriche, basata sul ragionamento clinico, e che utilizza approcci di trattamento altamente specifici, che includono le tecniche manuali e gli esercizi terapeutici. La Terapia Manuale Ortopedica comprende, ed è guidata, dalle prove di efficacia cliniche e scientifiche disponibili e dalla struttura biopsicosociale di ogni singolo paziente. La sua applicazione si attua attraverso l’esame del sistema neuromuscolo- articolare che serve a definire, in termini fisici, la presenza di disfunzioni nel sistema articolare, muscolare e nervoso.
Gestione del mal di testa
Il mal di testa si manifesta principalmente con un dolore alla testa, può essere: pulsante o come una morsa, improvviso o crescere lentamente, debole o acuto, può scatenare delle crisi forti e invalidanti, episodiche o croniche. Spesso il mal di testa non viene compreso né curato adeguatamente. Tuttavia, imparare a conoscerlo può aiutare a scegliere la strategia giusta per combatterlo. E’ necessario verificare sin da subito il ruolo co-causativo o contributivo delle principali comorbidità o disordini associati al mal di testa:- disordini del sonno e deficit di recupero- deficit nutrizionali, regimi alimentari scorretti- dis-stress psico-emotivi, stile di vita – altre patologie (metaboliche, vascolari, neurologiche)- disordini muscolo-articolari del rachide cervicale o della mandibola
Agendo su questi fattori contribuenti è possibile ridurre l’irritabilità del sistema nervoso centrale e diminuire la frequenza, la durata, l’intensità e la disabilità degli attacchi di cefalea, nonché ridurre il rischio di cronicizzazione e la resistenza ai farmaci nelle cefalee primarie.
Le cefalee secondarie invece, tra cui è presente la cefalea cervicogenica, sono invece quelle cefalee che presentano una causa ben identificabile contrariamente alle cefalee primarie. Nel caso specifico della cefalea cervicogenica la sorgente del dolore è da ricercarsi nel rachide cervicale.
Una volta esclusa la presenza di patologie gravi, la terapia potrà essere indirizzata sia al sintomo che alla rimozione della causa che al ripristino della funzione il cui deficit è responsabile della cefalea. Clicca qui per scoprire che tipo di mal di testa hai
Terapia Fisica Strumentale
TECARTERAPIA
È una terapia fisica che utilizza il campo elettromagnetico ed il calore endogeno come strumenti terapeutici. La diatermia produce un campo elettromagnetico che si colloca nella banda delle radiofrequenze la cui tensione genera un’accelerazione delle cariche ioniche presenti all’interno del corpo che provocherà un innalzamento della temperatura per effetto Joule. Gli effetti terapeutici sono prevalentemente legati all’effetto termico, ovvero rilassamento muscolare per incremento del flusso ematico locale, miglioramento dell’elasticità dei tessuti, riduzione della sensibilità dei recettori periferici. Trova indicazione nelle seguenti patologie: infortuni muscolari, contratture, tendinopatie, distorsioni, lombalgie acute e croniche, osteoartrosi, linfedemi, sindromi dolorose miofasciali, fibromialgia.
ULTRASUONOTERAPIA.
È una terapia fisica che utilizza onde meccaniche sonore a scopo terapeutico. L’apparecchio sottoposto a specifica tensione genera onde meccaniche che saranno assorbite dal tessuto sottocutaneo per diversi scopi. Gli effetti terapeutici dell’ultrasuonoterapia sono indotti dalle continue compressioni e decompressioni delle onde sui tessuti bersaglio (anti-edemigeno, fibrolitico). Trova indicazione nelle seguenti patologie: edemi post-traumatici, ematomi organizzati, contratture muscolari, cicatrici e cheloidi, ulcere trofiche, processi flogistici sub-acuti e cronici (tendinopatie e borsiti), nevralgie superficiali.
T.E.N.S.
Stimolazione Elettrica Nervosa Transcutanea, è la elettroterapia antalgica per eccellenza. E’ una terapia basata sui principi neurofisiologici del Gate Control, secondo cui le fibre nervose di grosso calibro (stimolate selettivamente dall’apparecchio) sovrastano le fibre nervose del dolore di piccolo calibro, inibendo la percezione dolorifica. Viene utilizzata sostanzialmente con lo scopo di ridurre il dolore nel breve termine in svariati disturbi articolari e/o miofasciali. Trova applicazione in: dolori aspecifici, radicolopatie, dolori nervosi radicolari, dolori articolari, distorsioni, esiti post-traumatici.
Rieducazione funzionale
e Pilates Riabilitativo
Pilates Riabilitativo
Evoluzione del metodo classico, si prefigge come obiettivi quello riabilitativo e quello rieducativo.
Il metodo Pilates utilizza un approccio basato su un’attività fisica a basso impatto e controllata. A partire da un’accurata valutazione posturale, funzionale e degli schemi di movimento, tramite esercizi di stabilizzazione dapprima statica e poi dinamica aiuta chi svolge gli esercizi a riabilitare le disfunzioni motorie presenti. Gli esercizi sono individualizzati sul paziente e sulle sue disfunzioni ed il terapista oltre ad un approccio verbale utilizza l’approccio tattile-propriocettivo per facilitare percezione, identificazione e attuazione del movimento preciso.
Esercizio terapeutico
L’esercizio terapeutico è una strategia fondamentale nel percorso di riabilitazione: può essere definito come una serie di movimenti corporei, esercizi e posture pianificati in base a quanto rilevato nel paziente. Si tratta infatti di un approccio finalizzato sia al recupero di una disfunzione/problematica sia ad una corretta prevenzione primaria e secondaria. L’esercizio terapeutico è rivolto a individui di ogni genere, in gravidanza, in fase pre e post-operatoria, nelle problematiche di sviluppo, nelle problematiche neurologiche e nella terza età.
Rieducazione posturale globale
La rieducazione posturale globale, più semplicemente detta RPG dalle sue iniziali, nasce attorno al 1980 dalle ricerche del Prof. Philippe E. Souchard. La Rieducazione Posturale Globale ha come obiettivo finale il ripristino del globale equilibrio statico e dinamico del corpo compromesso dall’istaurarsi di spontanei meccanismi di difesa e compenso che l’apparato muscolo-scheletrico struttura. Il trattamento è basato su posture di stiramento progressivo dei muscoli anti-gravitari gestite dal terapeuta specializzato associate ad esercizi attivi del paziente. Peculiarità dell’RPG è il risalire dal sintomo evidente alla sua causa. E’ pertanto necessario uno studio attento del paziente nella sua individualità cercando di risalire alla causa del dolore ed eliminare i compensi messi in atto durante gli anni di sofferenza. L’approccio è globale il paziente è trattato nel suo insieme corporeo, si curano i compensi messi in atto attraverso posture di aggiustamento in globalità. Il terapeuta lavora sui tiranti muscolari, sulle catene muscolari che si influenzano reciprocamente anche se lontane, ma collegate dalle fasce connettivali. Una speciale attenzione è data alla respirazione, un buon funzionamento dei muscoli respiratori e principalmente del diaframma sono necessari per un buon equilibrio. Particolarmente indicata per i portatori di dolori vertebrali cronici o acuti di origine reumatologica o traumatica (spondiloartrosi, ernia del disco, lombosciatalgia), negli squilibri vertebrali come scoliosi, lordosi e cifosi e riequilibrio muscolare dello sportivo.
Riabilitazione chirurgica (pre e post-operatoria)
La riabilitazione negli interventi chirurgici è fondamentale per garantire ulteriore beneficio a quello già fornito dall’intervento e per garantire il mantenimento del beneficio stesso. In particolare, laddove vi sono interventi programmati (non d’urgenza) è sempre consigliata la riabilitazione pre-operatoria che permette di mantenere la migliore condizione fisica in termini di movimento e forza muscolare per garantire una migliore e più rapida ripresa nel post-operatorio. Qualora si fosse sottoposti invece ad interventi d’urgenza non programmati e non vi è pertanto possibilità di intraprendere il percorso pre-operatorio, la riabilitazione post-operatoria permetterà comunque (tenendo in considerazione i tempi biologici) il ripristino della condizione pre-intervento. Questo settore della riabilitazione risulta efficace nei seguenti interventi: fratture, lussazioni, protesi, riparazioni tendinee e legamentose, impianti, artroscopie esplorative, artroplastiche mandibolari, suture muscolari e tendinee.
